IN VIAGGIO CON PAPA’ ( KRATOS )
Dopo 5 anni di attesa, finalmente abbiamo messo le mani sul nuovo capolavoro di Santa Monica Studios, dimentichiamoci da dove siamo arrivati, dimentichiamoci chi eravamo, e scopriamo un nuovo GOD OF WAR.
E’ ora di iniziare un nuovo cammino,mentre ne capitoli precedenti Kratos combatteva contro tutti gli Dei dell’olimpo questa nuova avventura inizia con il nostro eroe, che non ricorda minimamente quello che e’ stato, decisamente invecchiato, rilassato, non più il Dio della guerra, direi quasi umano, essendosi trasferito nel freddo nord, ritirato ad una vita privata, nella patria dei vichinghi.
La storia inizia con il funerale della moglie, madre di suo figlio Atreus, da qui parte la nostra avventura che ci porterà sul monte più alto di Midgard per disperdere le ceneri della dell’amata.Sarà una grande esperienza di viaggio per padre e figlio, che insieme si confronteranno tra insicurezze, paure e la loro diversità, i personaggi avranno una loro evoluzione con il passare delle ore di gioco, battaglia dopo battaglia, un severo e scorbutico Kratos che accetta la sua mutata evoluzione, invece di Atreus ( ignaro della sua propria natura ) dominato da molti sentimenti soprattutto dall’ira per la morte della madre, ma che non riesce a trasformarla in qualcosa di positivo.
Sicuramente il team di Santa Monica, ci trasporta in questa storia, quasi come se stessimo leggendo un fantastico racconto, che ci resterà impresso nella mente, e nel cuore, grazie anche al grandioso doppiaggio e al legame tra Kratos e suo figlio, trasportati nella tradizione mitologica del Nord, tra Odino, e Thor.
Detto questo, ci ritroviamo in una fredda terra, il sistema ci illude ad un grande gameplay di libertà, sistema invece lineare da seguire, con collegamenti circolari tra una zona e l’altra, avremo momenti di esplorazione con zona da scoprire o da aprire solamente dopo aver risolto determinate situazioni.
Tutto questo ci porterà ad esplorare l’intero mondo di gioco, godendo di una vastissima quantità di contenuti rispetto al passato, impiegando non meno di 20 ore per finire il gioco, ma altrettante per completare tutte le quest e le missioni secondarie.
Gameplay
Il dilemma che ci si presenta davanti è capire se stiamo parlando di un gioco totalmente open world o meno, diciamo che la verità sta nel mezzo, le ambientazione ci ingannano facendoci pensare che sia tutto a nostra disposizione invece non è così, ma la bellezza del paesaggio e soprattutto la capacita di non vedere mai un caricamento ci offre grandissime soddisfazioni.
In poche parole ogni strada, ogni grotta esplorabile ci porterà sempre alla medesima soluzione, ma ci sarà sicuramente qualcosa di nascosto, che sia una cassa o altro da trovare che ci faranno giustificare la deviazione. Magari imbattendoci in qualche missione secondaria per non trovarci subito ai titoli di coda.
Il sistema di combattimento sia a mani nude che usando la nostra ascia LEVIATANO ( Intrisa della magia del ghiaccio) tra colpi leggeri o pesanti con i quali ci faremo strada tra i piu’ divesificati nemici. Calcolando che l’ascia si puo’ lanciare non solo per attaccare i nemici ma anche per risolvere determinati enigmi.
La visuale diventata in terza persona alle spalle riduce leggermente l’angolo di visione ma rende i combattimenti più spettacolari, i nemici si potranno sia indebolire che stordire, ed una volta abbassata la vita si potranno finire con vari tipi di esecuzione.
Avremo a disposizione un’albero delle abilità dove potremo modificare le caratteristiche del personaggio, dall’aggiunta di rune, al vario equipaggiamento, insomma ci sarà un alto livello di personalizzazione .
Kratos ha diverse statistiche (difesa, forza, vitalità, runico, fortuna e ricarica.) che variano in base all’armatura, e sono riassunte da un livello numerico che sale all’aumentare del livello dei ciascuna componente.
Aumenteremo la nostra forza sia di attacco che di difesa, e con l’aiuto di due fratelli ( per dire la verità molto diversi tra loro ) ma assai esuberanti, con il loro aiuto riusciremo a forgiare, sviluppare le nostre armi ed armature, Brok e Sindri riusciranno ad essere presenti nel cammino del nostro viaggio.
Se pensavate di essere già soddisfatti, sappiate che non abbiamo ancora nemmeno preso in considerazione il piccolo Atreus. La sua indipendenza in battaglia è sorprendente, può attaccare, stordire, aiutare Kratos, e attirare l’attenzione dei nemici più pericolosi.
In conclusione il nostro approccio ai combattimenti dovrà essere piu’ strategico, in quando dovremo posizionarci in modo corretto all’interno dell’ambiente di gioco, e sfuttarne gli elementi internativi e slegliere il tipo di combo più adatto alla situazione.
Non mancheranno poi, come in passato alcuni rompicapo ben congegnati e sempre ispirati , il doppiaggio in italiano e la colonna sonora completano una grandissima esperienza di gioco.
Un fantastico inizio per una nuova e speranza per un franchise di grande fame per il futuro.
Il mondo del nord
La maggior parte dei giocatori troverà molte affinità con quello che ci viene raccontato durante il viaggio, collegando le leggende di Odino e degli Dei del nord che troveremo sparse per l’ambientazione, e dai racconti della Strega con la saga Marvel – Thor.
La storia ambientata nel Midgard, e dovremo esplorarlo per bene per trovare tutte le scritte in lingua nordica antica, che ci faranno da collante per la storia, grazie alla capacità di Atreus di tradurre la lingua antica.
In più i racconti del saggio Mimir, che durante il viaggio narra le leggende dei Jotunn (i giganti) e le storie del regno, e incontrando le figure che popolano l’Edda norrena: God of War è davvero un’opera enciclopedica, che si rapporta con il mito in una maniera molto più completa.
Tra dischi runici, (che ci faranno sbloccare il Bifrost con il quale sarà possibile viaggiare fra i regni) e una guerra tra elfi chiari e alfi scuri che ci accompagneranno per un pezzo di avventura.
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