MORE THAN REAL
LA RECENSIONE DI ITALIAVIDEOGIOCHI
Versione testata PC – PS4PRO
Dopo MXGP2 è con grande piacere che mi ritrovo a scrivere la recensione di MXGP3 per diversi motivi, vuoi che da piccolo ho corso diverse gare di Minicross avendone sempre avuto una grande passione, vuoi perché se cercate in rete il mio nome, Mirko Milani, vi apparirà un mio omonimo campione di gare di MotoCross, oppure vuoi perché il mio cuginetto sta ripercorrendo la mia stessa strada affrontando le sue prime corse all’età di 8 anni come avevo fatto io.
La prima cosa che bisogna sottolineare di MXGP3, rispetto a MXGP2 è l’abbandono del vecchio motore grafico, per passare al ben più performante Unreal Engine 4, infatti MXGP3 è il primo gioco di Milestone a esordire con tale Engine.
Questo cambio di strada lo si apprezza sin dalla prima partita, lasciandomi spesso a bocca aperta per il significativo miglioramento grafico di cui il gioco ha beneficiato.
Il terreno della pista sembra quasi vero, i solchi si formano man mano che le moto passano, rendendo i giri successivi sempre più veloci da affrontare se si riesce a stare nelle traiettorie già segnate dagli altri corridori, esattamente come succede nella realtà, con la visuale in prima persona che riesce a dare la sensazione di essere davvero seduto in sella alla moto nel bel mezzo di una vera pista da Motocross.
Ma facciamo un passo alla volta, delle caratteristiche tecniche del gioco, ce ne occuperemo più avanti.
La prima cosa che ci viene proposta di fare una volta avviato il gioco e scelta la marca di moto preferita è di scegliere tra la modalità singolo giocatore o Multiplayer. In singolo oltre alla modalità carriera, si può anche scegliere di affrontare un Gran Premio, un campionato, la modalità Time Attack, il Compound o la Monster Energy FIM MXoN.
Il Compound per chi non lo sapesse è una pista di prova dove poter effettuare tutte le prove che vogliamo liberamente.
MULTIPLAYER
Decido di provare subito la modalità multiplayer, che permette di affrontare una partita veloce, cercarne una personalizzata applicando dei filtri, creare una nuova partita o vedere le classifiche.
Affrontando una partita veloce in multiplayer, mi viene data la possibilità di votare il tracciato su cui gareggiare, il meteo e la scegliere il pilota tra quelli ufficiali o personalizzati.
La modalità cerca partita ha diversi filtri a dispozione: la modalità di gioco campionato, gara MXoN o gran premio. Si può selezionare la fisica del gioco tra libero, pro, semi pro e base, per passare ad altri filtri come la lunghezza della corsa, se disputare le qualifiche sì o no, la difficoltà della IA e se la partita è pubblica o privata.
E’ molto interessante trovare tutti questi filtri, la cosa buffa è che purtroppo i giocatori sono talmente pochi che impostandone qualcuno, si rischia di non trovare risultati, per cui si ricorre quasi sempre alla partita veloce.
Iniziando a giocare in multiplayer, nonostante la presenza della patch 1.03 su PS4PRO installata, ho riscontrato diversi momenti di estremo LAG e rallentamenti di framerate spaventosi, abbondantemente sotto i 30Fps. Il problema di fondo è che la connessione è basata su un sistema p2p e non si appoggia ai server di gioco.
Potete vedere una mia sessione in multiplayer in questa diretta streaming che avevo fatto su youtube domenica mattina.
La modalità multiplayer non mi è piaciuta quasi per niente, con troppe collisioni spesso senza senso, per cui passiamo alla parte che mi interessa davvero.
LA CARRIERA
Inizio ad affrontare la modalità carriera del gioco e la prima cosa da fare è quella di scegliere la moto, personalizzarla a piacimento e creare il personaggio con cui andremo ad affrontare le nostre gare, correndo prima nella Mx2, per poi passare alla MXGP man mano che la nostra fama si innalza.
MXGP3 ha la licenza ufficiale della MXGP relativa alla stagione 2016, con tutti i piloti, le moto e le piste, incluso il Monster Energy FIM Motocross of Nations.
Nel Monster Energy FIM MXoN si affrontano 11 nazioni, ciascuna rappresentata da un team di tre piloti delle categorie MXGP, MX2 e Open. La competizione è composta da tre gare consecutive a categorie miste. Ogni nazione schiera un pilota di spicco per ogni categoria. I punteggi del Monster Energy FIM MXoN vengono assegnati diversamente rispetto a quelli dei campionati MXGP: il pilota in prima posizione guadagna un punto, il secondo due punti e così via. Alla fine delle tre gare, ogni nazione raggiunge un totale di sei risultati. Tra questi viene eliminato il peggiore e la nazione con la somma dei punteggi più bassa vince.
Una volta personalizzato il proprio personaggio e la moto, scegliendo tra più di 300 componenti ufficiali di oltre 75 brand, ci viene proposto di affrontare un Tutorial oppure possiamo tranquillamente saltarlo e tuffarci subito in pista.
Il tutorial è molto veloce ed è solo da leggere, ci spiega le cose più fondamentali: come affrontare le partenze tenendo tirata la frizione per cercare di partire il prima possibile all’abbassamento dei cancelletti, come si affrontano i salti spostando il peso del corpo nel modo corretto, fino al modo con cui si effettuano gli Scrub, ovvero il piegamento in orizzontale della moto durante un salto per avere maggiore velocità.
Prima di scendere in pista ci viene presentato il nostro Manager, Jack Fisher (non so voi, ma io ho pensato subito a Splinter Cell, anche se il protagonista era Sam e non Jack) che ci invita a scegliere uno sponsor tra bihr, Trentino e Wossner da applicare sulla moto.
Finalmente una volta scelto lo sponsor, ha inizio la modalità carriera.
Si inizia con la MX2, dove dobbiamo affrontare tutti i 18 tracciati per ben due volte: Gara1 e Gara2, per poi passare alla ben più veloce MXGP. Rispetto a MXGP2 troviamo anche ben 10 modelli di moto a 2 tempi, caratterizzate da una fisica ed un audio dedicato, utilizzabili all’interno di tutte le modalità di gioco che possiamo acquistare con i crediti guadagnati durante la carriera.
I crediti possono anche essere raddoppiati se si è in possesso del DLC Credits Multiplier o del Season Pass dal costo di 14,99€ che permette di avere:
- MXGP3 – Credits Multiplier (serve a raddoppiare i crediti guadagnati);
- MXGP3 – Monster Energy SMX Riders Cup (a partire dal 29 Giugno);
-
MXGP3 – Additional Tracks (a partire dal 27 Luglio);
GAMEPLAY E TECNICA
Appena scesi in pista si nota subito come Milestone abbia lavorato per migliorare significativamente la fisica delle moto, raggiungendo un modello di guida davvero ben calibrato tra l’arcade e la simulazione, cosa non affatto facile da raggiungere in un gioco di questo genere, le cadute dalla moto in caso di collisione (fatta eccezione per il multiplayer) sono molto meno frequenti rispetto a prima.
E’ possibile scegliere tra diversi livelli di difficoltà della guida, dal più facile dove la maggior parte degli errori vengono perdonati, al più difficile dove bisogna preoccuparsi anche del bilanciamento del corpo del corridore e di frenare con entrambi i freni in modo separato, anteriore e posteriore.
Io ho fatto tutta la MX2 in modalità semi-pro, dove non bisogna preoccuparsi di attivare entrambi i freni, ma la difficoltà del gioco inizia a essere lo stesso impegnativa e rende le gare più avvincenti con lotte per la prima posizione fino all’ultima curva.
Dopo diverse gare, mi sono spinto al livello Pro, anche se in questa modalità mi capita di cadere abbastanza spesso e difficilmente ho conquistato la prima posizione, la sfida è davvero da cardiopalma fino al traguardo.
La grafica, grazie all’Unreal Engine 4 ha fatto fare un salto significativo in avanti al gioco, con il terreno delle piste che spesso con la visuale in prima persona rasenta la realtà.
Come accennavo all’inizio della recesnione, mi è capitato diverse volte di catapultarmi nel gioco, riportandomi con la mente tra i solchi delle piste di quando correvo in minicross. I solchi mi spaventavano spesso perché infilando la ruota della moto, non sapevo mai come ci sarei uscito. Nella realtà i solchi sono molto utili perché aiutano a direzionare la moto e permettono di dare più gas. Questa proiezione con la mente tra reale e virtuale mi ha fatto pensare a come sarebbe stato un gioco come MXGP3 con un visore per la realtà virtuale, sicuramente in tanti avrebbero “tirato su l’anima”, ma spero in futuro di poterlo provare, magari quando i visori daranno meno la sensazione di nausea. (io ci giocherei già oggi)
La deformazione dinamica del terreno è sicuramente una delle cose meglio riuscite di questo capitolo, ma ci sono anche altri aspetti da sottolineare, uno è l’audio, anch’esso molto migliorato, ma che non mi ha convinto per niente, tanto che la mia ragazza mentre giocavo, innervosita mi ha chiesto di abbassare il volume. Il secondo è il pubblico nei tracciati, molto più vasto e reale con tanto di fumogeni che vengono accesi durante le gare con i colori bianco, rosso e verde della nostra bandiera che dominano in quasi tutto il gioco, intervallati da fumogeni di colore azzurro o delle bandiere delle nazioni in cui si disputano le gare.
Sono stati introdotti anche gli agenti atmosferici e qui devo dire che gli effetti di illuminazione dell’Unreal Engine 4 si mostrano in tutta la loro bellezza, con il sole i riflessi sulla pista sono davvero stupendi e con la pioggia l’effetto del terreno bagnato è davvero ben riuscito, anche l’illuminazione nelle gare notturne non è male, l’unica critica da muovere è verso l’effetto pioggia, che proprio non si può vedere, sembra di vedere un effetto grafico della Playstation1 applicato su un gioco di oggi, non dico che volevo vedere la pioggia di Forza Motorsport 6 tanto per citare un gioco in cui l’effetto pioggia mi è piaciuto molto, ma piuttosto avrei evitato di mettere quell’effetto e avrei lasciato solo il terreno bagnato con le gocce che finivano sullo schermo e non quelle righe orribili.
Altre note negative sono i tempi di caricamento ancora troppo lunghi, tra una gara e l’altra bisogna aspettare sempre un minuto circa di caricamento per la versione PS4 e circa una trentina su PC, che avrebbero potuto almeno allietare con delle informazioni o delle immagini o video che scorrevano durante l’attesa.
I bug, anche se con le varie patch rilasciate post lancio stanno diminuendo, sono ancora tanti, dalle collisioni delle moto a volte assurde, a compenetrazioni del terreno o a riposizionamenti in gara dopo delle cadute che per assurdo avvantaggiano la posizione invece di penalizzarla.
Su PS4PRO la grafica è davvero buona, per assurdo rispetto alla versione PC gira in 4K anche se upscalato ma con grande qualità, mentre su PC non possiamo spingere il gioco oltre alla 1920X1080, c’è da dire che sul mio pc con una GTX1080 ho potuto settare tutti i dettagli a ultra e avere 60fps costanti con il V-Sync attivo o una media tra gli 80 e i 110 fps senza v-sync attivo, mentre su PS4PRO non sono riuscito a capire se il gioco gira a 30 o a 60fps, in ogni caso anche se fossero solo 30 la resa finale è ottima, con cali che mi sono capitati solo in occasioni molto affollate o in multiplayer.
Per concludere vorrei parlare un attimo dei salti… be qui ci sarebbe da aprire un capitolo a parte visto che le gare di motocross sono basate sui salti, mi limito a dire che gli scrub non mi piacciono sin dal primo capitolo di MXGP, perché così come sono impostati non si è invogliati ad eseguirli più di tanto, sarebbe più bello avere la possibilità di eseguire più trick nei salti con il pubblico che magari ti esulta e facendo aumentare i crediti e la fama più velocemente, credo che su questa parte Milestone debba lavorarci ancora per rendere il gioco un po’ meno monotono e più competitivo.
Detto questo MXGP3 mi è piaciuto molto e sto continuando a giocarci tutt’ora su PS4PRO e non su PC perché mi permette di giocare sul tv 4k del salotto, spero solo che nel prossimo capitolo gran parte dei difetti citati vengano risolti, soprattutto la lentezza dei caricamenti, a volte davvero snervanti.
Ringraziamo Milestone per averci permesso di provare la versione PS4 del gioco.
The Good
- Grafica migliorata con Unreal Engine 4
- Aggiunte le moto a 2 tempi
- Migliorata anche la fisica delle moto
- La visuale in prima persona cambia sostanzialmente il modo di correre in pista
- Intelligenza Artificiale ben calibrata per sfide all'ultima curva
The Bad
- Ancora molti bug da sistemare
- L'effetto pioggia sembra uscito dai pixel della Playstation 1
- Il Multiplayer va rivisto completamente
- I salti sono monotoni senza trick
- Caricamenti troppo lunghi su console
MXGP3 ci ha sorpreso positivamente per le modifiche sostanziose rispetto ai suoi predecessori. L’abbandono del motore grafico di Milestone con il passaggio al ben più performante Unreal Engine 4 ha portato aria fresca sia a livello grafico, che a livello di fisica delle moto e campionamenti audio. La carriera è ben strutturata anche se un po’ monotona, il Multiplayer è completamente da rivedere, magari passando all’uso di server dedicati e non p2p. L’effetto della pioggia su schermo ci ha molto deluso. Il framerate su XboxOne è troppo basso, dovrebbe girare a 60fps su tutte le piattaforme e non a 30.
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